Come funziona la trattenuta sulla pensione nella cessione del quinto?

La cessione del quinto è una forma di prestito personale per lavoratori dipendenti e pensionati, con rimborso tramite trattenuta diretta sulla busta paga o sulla pensione. Regolata dalla legge 180/1950 prevede un’assicurazione obbligatoria per coprire il rischio di decesso improvviso o perdita del lavoro. Per i pensionati, il prestito è concesso con modalità specifiche per garantire che la pensione non scenda sotto una soglia minima stabilita, evitando eccessive riduzioni del reddito disponibile.

Come avviene la trattenuta sulla pensione

La trattenuta sulla pensione per la cessione del quinto viene gestita direttamente dagli enti previdenziali, come l’INPS. Questi si occupano di prelevare la rata e trasferirla all’istituto di credito. Prima di procedere, l’INPS verifica che l’importo della rata non superi il 20% della pensione netta. Inoltre, la legge tutela il pensionato, garantendo che, anche dopo la trattenuta, l’assegno mensile resti sempre sopra la soglia minima vitale, aggiornata periodicamente per assicurare il necessario per vivere. 

Sicurezze e garanzie per il pensionato

Questo meccanismo offre una doppia garanzia: da un lato tutela il pensionato, che non deve preoccuparsi dei pagamenti, dall’altro protegge la banca, che riceve le rate senza rischio di insolvenza. Per ottenere il prestito, il pensionato deve rispettare alcuni requisiti, tra cui un’età che, alla fine del finanziamento, non superi il limite massimo stabilito, solitamente tra i 75 e i 90 anni. Inoltre, la pensione netta deve essere superiore alla soglia minima vitale prevista dalla legge, così da evitare difficoltà economiche. Ogni contratto include anche un’assicurazione obbligatoria sulla vita, che copre il debito residuo in caso di decesso del pensionato, proteggendo così gli eredi da eventuali obblighi economici.

Procedura di richiesta e approvazione

La richiesta di un prestito con cessione del quinto segue una procedura semplice e sicura. Si parte con un preventivo iniziale da parte di banche, finanziarie o intermediari del credito, seguito dalla verifica della cedibilità della pensione attraverso la cosiddetta “quota cedibile”, un documento rilasciato dall’INPS che indica l’importo massimo della pensione utilizzabile per il rimborso del prestito. Se tutto è in regola, si procede con la firma del contratto e l’attivazione dell’assicurazione obbligatoria. A questo punto, l’INPS si occupa della trattenuta, prelevando automaticamente la rata della pensione e versandola alla banca fino al completo pagamento dell’importo stabilito. Un processo comodo e affidabile, che garantisce tranquillità sia al pensionato che all’istituto di credito.

Conclusioni

La cessione del quinto della pensione rappresenta una soluzione di finanziamento sicura e regolamentata, che non richiede garanzie aggiuntive. Grazie alla trattenuta diretta, il rimborso è automatico e privo di rischi di insolvenza, mentre l’assicurazione obbligatoria tutela sia il pensionato che i suoi eredi. È comunque consigliabile confrontare le condizioni offerte dai vari istituti di credito per scegliere l’opzione più conveniente in base ai tassi di interesse e all’importo delle rate.

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La cessione del quinto della pensione è una soluzione sicura per ottenere un prestito, in cui la rata viene trattenuta direttamente dalla pensione. L'importo massimo finanziabile dipende dalla "quota cedibile", che corrisponde al 20% della pensione netta, garantendo che resti sempre una somma sufficiente per le spese essenziali.