Ottenere un prestito personale può essere una soluzione utile per i pensionati che desiderano affrontare spese impreviste, aiutare figli o nipoti, oppure concedersi qualche progetto personale senza intaccare i propri risparmi. Rispetto ad altre categorie di lavoratori, i pensionati hanno il vantaggio di disporre di un reddito fisso e sicuro, ma ci sono comunque delle condizioni da rispettare. Conoscere i requisiti richiesti e adottare un approccio consapevole è il primo passo per scegliere la formula di prestito più adatta, evitando rischi di sovraindebitamento o rifiuti da parte delle finanziarie.
Chi può richiedere un prestito personale da pensionato
Per accedere a un prestito personale, un pensionato deve soddisfare alcuni requisiti minimi.
- l’età: la maggior parte degli istituti fissa un limite massimo al momento della scadenza del finanziamento, che varia da banca a banca, ma si aggira generalmente tra i 75 e gli 85 anni.
- il reddito: è necessario dimostrare di percepire una pensione mensile regolare, attraverso la documentazione fornita dall’INPS (come il cedolino o la Certificazione Unica). Più alto è l’importo percepito, maggiore sarà la possibilità di ottenere un prestito e più elevato potrà essere l’importo richiedibile.
- la residenza in Italia: il richiedente deve avere un domicilio stabile nel territorio nazionale, così come un conto corrente intestato su cui verrà accreditato il prestito.
Documenti richiesti e tempi di erogazione
Per completare la richiesta, servono pochi documenti: carta d’identità, codice fiscale, cedolino della pensione e, a volte, l’estratto conto o una bolletta per verificare l’indirizzo. Alcune finanziarie possono richiedere anche il CUD o l’Obis M per verificare la tipologia e l’importo della pensione.
Quanto si può chiedere e per quanto tempo
L’importo massimo richiedibile dipende dall’età del richiedente, dalla durata del finanziamento e dall’importo della pensione. In generale, più è alta la pensione, maggiore sarà la rata sostenibile e quindi il capitale che si può ottenere. Anche la durata del piano incide: in media, i prestiti ai pensionati vengono concessi per un periodo che va da 12 a 120 mesi.
La rata viene calcolata sulla base del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che comprende gli interessi e tutte le eventuali spese accessorie. Per questo è importante verificare sempre l’importo totale da restituire, non solo il TAN (Tasso Annuo Nominale).
Conclusione
Ottenere un prestito personale da pensionato è possibile e spesso anche conveniente, grazie alla stabilità della pensione come garanzia. Tuttavia, è fondamentale muoversi con consapevolezza, conoscere i propri diritti e i limiti previsti dalla legge, e soprattutto valutare con attenzione le reali esigenze. Un prestito può essere un valido strumento di supporto, ma solo se utilizzato con responsabilità e con piena comprensione degli impegni che comporta.