La Legge 180/1950 (nota anche come Legge sul prestito personale) è una legge italiana che regola il credito al consumo e stabilisce norme specifiche per la concessione di prestiti a consumo. Introdotta il 2 agosto 1950, la legge ha lo scopo di tutelare i consumatori, in particolare per quanto riguarda i prestiti a breve e medio termine, e di disciplinare le pratiche bancarie relative ai finanziamenti personali.
Una delle principali innovazioni introdotte dalla Legge 180/50 è stata quella di fissare limiti al tasso di interesse sui prestiti, in modo da proteggere i consumatori da pratiche usuraie. La legge ha imposto che il tasso di interesse praticato sui prestiti non potesse superare determinate soglie, riducendo il rischio di sovraindebitamento per i consumatori. Inoltre, ha stabilito l’obbligo di trasparenza riguardo alle condizioni dei prestiti, includendo la necessità di fornire tutte le informazioni sui costi e le modalità di rimborso in modo chiaro e comprensibile.
La Legge 180/50 ha avuto un’importanza fondamentale per la regolamentazione del settore del credito al consumo in Italia, contribuendo a un sistema di finanziamenti più giusto e trasparente per i consumatori. Nel corso degli anni, è stata oggetto di modifiche e integrazioni, ma ha posto le basi per il sistema normativo che regola ancora oggi il credito al consumo nel paese.