Ci sono momenti in cui, anche dopo il pensionamento, può nascere l’esigenza di un piccolo aiuto economico. Che si tratti di un progetto personale rimasto in sospeso, di una necessità improvvisa o semplicemente della voglia di affrontare una spesa con più serenità, il prestito personale può essere una soluzione utile.
Tasso fisso o variabile: da dove cominciare
Una delle prime decisioni da prendere riguarda il tipo di tasso da scegliere per il proprio prestito. Si può optare per un prestito a tasso fisso, che garantisce una rata sempre uguale per tutta la durata del prestito, oppure per a tasso variabile, dove l’importo delle rate può cambiare nel tempo, seguendo l’andamento del mercato.
Cosa significa tasso fisso?
Il tasso fisso è un tasso d’interesse che rimane invariato per tutta la durata del prestito. Quindi, l’importo della rata resta sempre lo stesso, mese dopo mese, fino all’ultima scadenza. Per chi vive con una pensione e preferisce avere una certezza su quanto uscirà ogni mese dal proprio conto, il tasso fisso rappresenta una scelta rassicurante.
Cosa significa tasso variabile?
Il tasso variabile, al contrario, può modificarsi nel tempo. È legato a un indice di riferimento, e di conseguenza la rata può aumentare o diminuire nel corso degli anni. Questo tipo di prestito può offrire vantaggi se i tassi scendono, permettendo di risparmiare. Tuttavia, comporta anche il rischio che, se i tassi salgono, le rate diventino più pesanti e difficili da gestire.
Qual è il più adatto per un pensionato?
Per chi è in pensione, il tasso fisso rappresenta spesso la scelta più adatta. Il motivo è semplice: offre semplicemente maggiore tranquillità. Sapere in anticipo quanto si pagherà ogni mese aiuta a gestire meglio il bilancio familiare, evitando sorprese. Questa formula è particolarmente vantaggiosa nei prestiti a medio-lungo termine, come quelli che durano 7 o 10 anni. In questi casi, infatti, è più facile che i tassi di interesse salgano nel tempo, e con un prestito a tasso variabile si rischierebbe di pagare di più. Cosa che con il fisso, non accade.
Ci sono però alcuni casi in cui anche il tasso variabile può essere preso in considerazione. Ad esempio, se il prestito è di importo contenuto e la durata è breve, si potrebbe decidere di scommettere su una fase economica favorevole con tassi in calo.
Meglio un prestito personale o la cessione del quinto?
Molti pensionati oggi optano per la cessione del quinto, una formula che si distingue per semplicità e sicurezza. La rata viene trattenuta direttamente dalla pensione e non può superare un quinto dell’importo netto mensile. Anche in questo caso il tasso è fisso, la durata può arrivare fino a 10 anni e non serve un garante. È una soluzione ideale per chi cerca tranquillità e vuole evitare ogni tipo di gestione manuale.
Il prestito personale, invece, offre maggiore flessibilità e può essere usato per qualsiasi necessità. Ma c’è un però. Anche in questo caso, è possibile scegliere tra tasso fisso o variabile, e non è necessario utilizzare la pensione come garanzia principale, anche se può influire positivamente sull’esito della richiesta.
Cosa è necessario valutare?
La prima cosa da considerare è quanto peserà la rata mensile sulla tua pensione: deve essere sostenibile, senza compromettere le spese quotidiane. Chiedi sempre una simulazione completa, dove siano indicati tutti i costi, incluso il TAEG, così da sapere esattamente quanto andrai a pagare nel tempo.
Se hai già altri finanziamenti in corso e la gestione delle rate sta diventando complicata, esiste anche la possibilità di unificare tutto in un unico prestito: si chiama consolidamento debiti. In questo modo avresti una sola rata al mese, spesso più bassa, e una gestione molto più semplice.
Conclusione
Per concludere, per la maggior parte dei pensionati il tasso fisso è la scelta più saggia. Offre sicurezza, stabilità e ti permette di vivere con maggiore serenità ogni mese. Il tasso variabile può essere una possibilità, ma solo per chi ha un’ottima capacità di gestione del proprio bilancio e un margine economico che consenta di affrontare eventuali aumenti.
In ogni caso, è importante non scegliere da soli. Rivolgersi a esperti del credito come Finabruzzo significa poter contare su una consulenza chiara, personalizzata e sempre dalla parte del cliente.