Oggi molti pensionati si trovano a dover affrontare nuove esigenze economiche, spesso impreviste, che richiedono l’accesso a forme di credito flessibili e affidabili. In questo contesto, cresce la richiesta di soluzioni finanziarie che siano davvero sostenibili, semplici da gestire e, soprattutto, prive di garanzie complesse o vincoli pesanti. Che si tratti di affrontare una spesa imprevista, sostenere un figlio o semplicemente migliorare la propria qualità di vita, la domanda è chiara: è possibile ottenere un prestito personale anche in pensione, senza ipoteche, garanti o vincoli stringenti? La risposta, nella maggior parte dei casi, è sì.
Il prestito personale per pensionati
I prestiti personali per pensionati sono finanziamenti non finalizzati: questo significa che non è necessario giustificare l’utilizzo della somma richiesta. Si può utilizzare il capitale per qualsiasi esigenza, dalla ristrutturazione di casa a un piccolo sogno personale. Il vantaggio principale di questo tipo di prestito è la flessibilità. Non occorre disporre di beni da offrire in garanzia, né di un coobbligato. Il reddito pensionistico, regolare e dimostrabile, rappresenta di fatto l’unica garanzia richiesta. Le banche e le finanziarie valutano positivamente la pensione in quanto reddito stabile, riconosciuto e continuativo.
La cessione del quinto: la formula più richiesta
Tra le forme di prestito più apprezzate dai pensionati c’è senza dubbio la cessione del quinto della pensione. Si tratta di un finanziamento che prevede la trattenuta diretta della rata mensile (pari al massimo al 20% della pensione netta) da parte dell’INPS, con versamento automatico alla finanziaria. Questo sistema offre numerosi vantaggi: rata fissa, durata personalizzabile fino a 10 anni, possibilità di rinnovo e, soprattutto, assenza di ulteriori garanzie patrimoniali. Un ulteriore beneficio è la possibilità di accedere al credito anche in presenza di precedenti difficoltà finanziarie o segnalazioni in centrale rischi. Proprio per la sua struttura, la cessione del quinto è accessibile anche a chi non ha una storia creditizia perfetta.
Cosa significa “senza garanzie”?
Spesso si sente parlare di prestiti “senza garanzie”.. E’ importante specificare che non si intende un’assenza totale di ogni forma di valutazione, ma piuttosto la non necessità di:
- offrire beni immobili come ipoteca;
- presentare un garante o un coobbligato;
- dimostrare un reddito diverso dalla pensione.
La pensione stessa, nel caso di finanziamenti con cessione del quinto o prestiti personali standard, è considerata una garanzia sufficiente. Se il richiedente è in buona salute, in regola con le trattenute e all’interno dei limiti anagrafici, l’accesso al credito è generalmente possibile.
Eccezioni?
Un discorso a parte merita il prestito vitalizio ipotecario. Si tratta di una forma di finanziamento pensata per chi ha più di 60 anni e possiede un’abitazione. In questo caso non ci sono rate mensili: il rimborso del prestito avviene in un secondo momento, generalmente al decesso del titolare, tramite la vendita dell’immobile.
Questa formula può essere interessante per chi ha bisogno di liquidità immediata, ma non vuole rinunciare alla proprietà dell’abitazione durante la vita. Non è però una vera alternativa “senza garanzie”, perché prevede l’ipoteca come vincolo contrattuale.
Conclusioni
Con la giusta consulenza e la scelta di prodotti affidabili, anche i pensionati possono accedere a prestiti personali senza dover mettere a rischio la propria stabilità economica. La pensione è un reddito solido, e come tale può sostenere un finanziamento, sia attraverso un prestito personale tradizionale che mediante la cessione del quinto.
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